Con la legge n.208 del 28 dicembre 2015, più nota come “legge di stabilità 2016”, viene decretata la proroga fino al 31 dicembre 2016 per chi intende avvalersi del cosiddetto Ecobonus, ossia per quanto riguarda sia la detrazione fiscale del 65% per interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici, sia la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, da scaricare in dichiarazione dei redditi attraverso una suddivisione in rate di uguale importo e in un massimo di 10 anni.

Nello specifico la detrazione del 65% dall’Irpef o dall’Ires, per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, viene riconosciuta nei seguenti casi:

  • Riqualificazione globale su edifici esistenti al fine di garantire la riduzione del fabbisogno annuo di energia necessaria per la climatizzazione invernale. La detrazione massima è di €100.000,00;
  • Riqualificazione dell’involucro dell’edificio attraverso il miglioramento termico dell’edificio attraverso un migliore isolamento con coibentazioni, pavimentazioni, finestre e serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati. La detrazione massima è di €60.000,00;
  • Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. La detrazione massima è di €60.000,00;
  • Sostituzione (parziale o integrale) degli impianti di climatizzazione invernale. Nello specifico si tratta della sostituzione di caldaie esistenti con nuove caldaie a condensazione o con generatori di calore a biomassa, l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza e di impianti geotermici a bassa entalpia, la sostituzione di scaldaacqua tradizionali con scaldaacqua a pompa di calore. È inoltre incentivata la conversione di impianti autonomi in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore. La detrazione massima è di €30.000,00;
  • Interventi relativi in parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio;
  • Acquisto e posa in opera di schermature solari. La detrazione massima è di €60.000,00;
  • Acquisto, installazione e posa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto (sistemi domotici). Dal 2016 la detrazione interessa anche quei dispositivi multimediali atti al controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, con lo scopo di aumentare la consapevolezza da parte dell’utente e garantire un funzionamento efficiente degli impianti.

Per poter usufruire delle detrazioni è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale.

È possibile inoltre degli incentivi previsti dal nuovo Conto Termico (700 milioni destinati ai privati e 200 milioni alle PA). In questo caso l’incentivo consiste in un rimborso di parte della spesa effettuata (tramite bonifico erogato dal GSE) per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica in un edificio esistente, compresa la sostituzione di impianti di climatizzazione p scaldaacqua obsoleti. Nel dettaglio:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti e/o di scaldaacqua elettrici con impianti a pompa di calore (anche combinati);
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
  • Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche combinati a sistemi di solar cooling (in questo caso l’edificio oggetto di intervento può essere di nuova costruzione).

Un ulteriore possibilità di incentivo è la detrazione 50% Irpef per interventi di ristrutturazione edilizia, che si estende anche a lavori non volti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Questo incentivo consiste nella detrazione dall’Irpef le spese sostenute al 50% fino ad un massimo di €96.000,00, suddivisa in 10 quote di pari importo a partire dall’anno in cui vengono eseguiti i lavori. Gli interventi incentivati sono:

  • Interventi volti a realizzare opere finalizzate al risparmio energetico convenzionale, come ad esempio l’acquisto di impianti fotovoltaici, l’adeguamento degli impianti a gas esistenti, la sostituzione di un vecchio generatore di una caldaia convenzionale con un generatore ad alto rendimento;
  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • Le spese per la progettazione degli interventi, quelle relative alle prestazioni lavorative per la realizzazione delle opere, per l’acquisto dei materiali, per perizie tecniche e relazioni di conformità, per l’IVA e per il rilascio delle autorizzazioni.

È importante specificare che questa detrazione non è cumulabile, su uno stesso intervento, con altre agevolazioni, come ad esempio l’Ecobonus. Per usufruire di questo bonus è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale.

Chi ristruttura casa e usufruisce delle detrazioni del 50%, ha a disposizione anche il bonus mobili. Questo bonus consiste in una detrazione Irpef del 50% della spesa effettuata per l’acquisto di mobilie grandi elettrodomestici aventi almeno la classe energetica A (A per i forni, A+ per tutti gli altri elettrodomestici). Il bonus non è disponibile per chi sceglie di usufruire dell’Ecobonus.

Nel caso di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione o interventi di restauro e risanamento conservativo di immobili residenziali già costruiti può godere dell’IVA agevolata sulle prestazioni di servizi, un ulteriore beneficio fiscale, abbinabile agli incentivi precedenti. Sul costo della ditta che esegue i lavori, compreso la fornitura di materiale da parte della ditta stessa, si applica quindi l’IVA ridotta al 10%, che scende invece al 4% quando gli immobili sono nuove costruzioni non di lusso.

Fonte: agenzia delle entrate; ingegneri.info; gazzetta ufficiale.

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