Descrizione del progetto
Design dell’opera e vincitore del primo premio della giuria popolare al concorso “i cinque sensi oltre le ragioni” CNA Ogliastra edizione 2013 con LS Linearte.
Un percorso evocativo rappresentante un tributo al lavoro ed ai sacrifici per cui da sempre le donne sarde si sono contraddistinte. Un cammino che queste donne sino a non troppo tempo fa usavano seguire attraversando le campagne campidanesi riarse dal sole fino ad arrivare alle rive del Rio Leni per rifornirsi di acqua potabile o lavare i panni.
Il concept dell’opera ha l’obiettivo di permettere allo spettatore di sentirsi partecipe di questo itinerario, osservandolo con gli occhi di un bambino che, tra le figure longilinee di queste donne interagisce con la naturalità del paesaggio. A questo scopo sorge l’intento di unificare con un unico segno visivo quei suoni che caratterizzano il paesaggio rurale. Così come un provetto musicista riesce a sentire una melodia semplicemente leggendo uno spartito, l’obiettivo dell’opera è di immedesimarsi in un bambino del passato che, all’interno della scena, sente il maestrale sul volto, la terra tra i piedi, i suoni della natura, assimilando i venti ed i flutti alle righe ed agli spazi di uno spartito. In questo modo il vento che passa tra gli arbusti e le canne, che solleva nubi di polvere al suo passaggio si congiunge, al termine del percorso, con le morbide onde del fiume in un unico tratto raccontando una delle infinite storie di fierezza delle donne sarde.
I materiali e le scelte stilistiche derivano direttamente dalle sensazioni scaturite dalla poesia:
Il maestrale, motore della scena, guida lo spettatore per l’intera opera lungo il percorso. Esso viene rappresentato attraverso delle lame tridimensionali di argilla bianca posate lungo l’intera scena sul fondo in juta grezza a simboleggiare le terre polverose arse dal sole.
Sul fondo di juta vengono disposte le figure delle donne, dei bassorilievi in ceramica bucchero, a cui si affiancano gli elementi naturalistici che caratterizzano il paesaggio, ginepri, canne e rocce, anch’essi in ceramica.
La conclusione della scena rappresenta l’arrivo delle donne al loro traguardo, l’acqua, momento nel quale le lame bianche da vento diventano fiume, ed accanto le donne che, liberate dal fardello della fatica del viaggio svestono il nero e vengono rappresentate in ceramica bianca, a simboleggiare la purezza.
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